Grosso centro sito nell'immediata periferia di Bologna (11 chilometri) vanta poco piu' di 14000 abitanti.
Le sue frazioni sono Fiesso - Marano - Veduro e Villanova.
I comuni adiacenti sono Granarolo dell'Emilia - Budrio - Ozzano dell'Emilia - San Lazzaro di Savena e Bologna.
L'origine del nome deriva probabilmente dal console romano Publio Cornelio Nasica "CASTRUM NASICAE" da cui Castenaso.
I primi insediamenti dell'uomo paiono risalire letteralmente alla preistoria. Furono terre abitate dagli Etruschi e dagli Umbri. La zona di Villanova e' poi assurta addirittura a fama mondiale per gli importanti ritrovamenti del secolo scorso ed anche in epoche relativamente recenti.
Sono stati rinvenuti fondi di capanne scoperti nella seconda meta' dell'ottocento dallo storico ed archeologo bolognese conte Giovanni Gozzadini.
Vennero tra l'altro alla luce ben 179 tombe facenti parte di una necropoli.
Villanova di Castenaso e' il luogo che ha dato il nome ad una intera epoca della storia umana (la prima eta' del ferro detta appunta villanoviana); merito da ascrivere appunto al conte Gozzadini che, coadiuvato da due amici, il marchese Virgilio Davia e il Professor Francesco Rocchi, affronto' scavi prima nel terreno della sua villa padronale di Villanova e in seguito nelle zone di Marzabotto raggiungendo apprezzamento e fama internazionale.
Il sepolcreto di Villanova di eccezionale interesse archeologico evidenzio', in base agli oggetti ritrovati, le differenze delle gerarchie sociali distinguendo i sepolcri femminili (contenenti rocchetti, fusaiole e fibule) dai sepolcri maschili (con rasoi e coltelli)
Il sepolcreto viene fatto risalire ad un periodo di circa due secoli intorno all'VIII secolo a.C. Tutte le cose ritrovate negli scavi archeologici del conte Gozzadini sono oggi conservate e visibili presso il Museo Civico Archeologico di Bologna.
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